Nel nostro Paese il consumo di sostanze stupefacenti, ancorché leggere, continua ad essere una condotta non consentita o, quantomeno, penalmente equivoca.
Non consentita in quanto, anche l’uso esclusivamente personale, seppur non penalmente rilevante, porta con sé degli effetti sulla quotidianità, quali:
a) sospensione della patente di guida, del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni;
b) sospensione della licenza di porto d’armi o divieto di conseguirla;
c) sospensione del passaporto e di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirli;
d) sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario.
Il consumo di sostanze resta, comunque, una condotta sempre penalmente equivoca poiché la linea sottile che divide l’uso personale dalla detenzione a fini di spaccio passa spesso da un accertamento giudiziale che comprende l’inevitabile instaurarsi di un processo penale.